Arboreto Storico e Museo Forestale “Carlo Siemoni”

L’Arboreto, (si definisce così un particolare orto botanico nel quale si raccolgono, invece che esemplari erbacei, degli individui arborei) nasce nel 1846 come Parco a fianco dell’Abbazia di Prataglia, acquistata a titolo personale dai Lorena e trasformata in Villa-Fattoria. Ben presto l’Ispettore forestale boemo Karl Siemon, chiamato dal Granduca a gestire le Regia foresta di Casentino nel 1835, trasformerà e amplierà il parco per utilizzarlo come impianto di acclimatazione e di sperimentazione di specie esotiche da impiegarsi nei rimboschimenti che allora si andavano realizzando in tutto il crinale casentinese-romagnolo.

 

Nei locali della antica Villa-Fattoria dei Lorena, proprio di fianco all’Arboreto e alla Caserma forestale, il Corpo Forestale dello Stato ha realizzato nel 1985 un interessante museo forestale, completamente riorganizzato ed ampliato in questi ultimi anni. In esso il visitatore potrà trovare stanze tematiche con informazioni sulla flora, sulla fauna e sulla storia del lavoro forestale nelle foreste casentinesi. Oltre all’arboreto Siemoni, il Corpo forestale dello Stato ha realizzato, sempre a Badia Prataglia, anche un piccolo impianto per la conservazione ex-situ (cioè fuori dal loro ambiente naturale) di alcune specie forestali italiane particolarmente rare come Abies nebrodensis (abete endemico della Sicilia, la cui popolazione mondiale è costituita da soli 24 esemplari), Pinus leucodermis (il rarissimo pino loricato presente solo sul Pollino in Basilicata) e Acer lobelii (un acero presente solo in una piccola porzione dell’appennino campano.>>>>