Castello di Gressa

Il castello di Gressa fu edificato tra il X secolo e l’inizio dell’XI, per volere del vescovo Elemperto, capo della diocesi aretina dal 986 al 1010. Il vescono, di origine germanica, uomo energico e altamente compreso delle proprie responsabilità, fu un prelato tra i più importanti nei secoli intorno al mille poiché guidò con passione religiosa gli oltre sessanta pivieri della diocesi riportando alla disciplina clero e fedeli nonché ricostruì la cattedrale di Arezzo e fondò il monastero di Badia Prataglia.

Costituito da una prima cerchia muraria a pianta poligonale irregolare e da una seconda cerchia muraria più ristretta a forma ottagonale irregolare ha un edificio centrale nel punto più elevato. Le mura, realizzate in pietra grezza di arenaria e calcare, seguono l’andamento del rilievo, raggiungendo in alcuni tratti 5 m di altezza e conservano nella cortina esterna un bel portale. Nella parte centrale si erge una robusta torre quadrangolare sviluppata su tre piani, che serviva sia per residenza signorile, che per usi militari. Fra i due ordini di mura sono inserite alcune case, due cisterne intonacate per la raccolta dell’acqua, la Chiesa di San Jacopo e il vecchio edificio utilizzato come residenza vescovile. All’interno si trova il Cassero, al centro del quale si alza la torre a cui si accede da una piccola porta posta a metà altezza.>>>